Il piano di studi

Così come nell’essere umano le differenti facoltà di pensiero, sentimento e volontà coesistono e concorrono a sviluppare il progetto di una medesima esistenza secondo un equilibrio dinamico, così nel piano di studi le differenti discipline concorrono a sostenere la crescita degli alunni in continua trasformazione. Uno stesso piano di studi organico basato sull’osservazione antropologica è ciò che guida e armonizza l’azione di ogni insegnante.

I primi due anni (6-8)

Dai 9 ai 12 anni

Dal dodicesimo anno

Le discipline

I primi due anni (6-8)

Gli occhi del bambino che varca la soglia della prima classe esprimono gioia, stupore, aspettativa. Il mondo è bello – si legge nel suo sguardo – ed egli è pronto a scoprirne tutte le espressioni con quell’atteggiamento di meraviglia, venerazione e innata religiosità proprio del mondo infantile che oggi viene così spesso precocemente soffocato. Il maestro si pone dinanzi alla sua classe cercando di tradurre il suo sapere di adulto in immagini poetiche, letterarie, plastiche, musicali per impregnare di ritmo e creatività anche la scrittura e il calcolo.
Ogni mattina inizia la lezione con canti, poesie, ritmi con mani e piedi, per proseguire poi con il racconto di fiabe, favole e leggende. Grazie alle forze di imitazione ancora molto presenti nel bambino, l’apprendimento delle lingue straniere (inglese e tedesco sin dalla prima classe) avviene naturalmente, in modo simile a quello dalla lingua madre. L’insegnamento della musica inizia per tutti con il flauto, cui si aggiungono, negli anni seguenti, altri strumenti che possono arrivare a formare un’orchestra con le altre classi. Sin dal primo anno si praticano il disegno di forme, la pittura, il modellaggio e una proficua attività manuale (dal lavoro a maglia al cucito), riconoscendo pari dignità tanto alle materie “classiche”, quanto a quelle artistiche e manuali, nella consapevolezza che dita abili producono agilità di pensiero.

Dai 9 ai 12 anni

Nel corso del terzo anno, con l’approssimarsi del nono anno di età, i bambini trasformano il rapporto con l’ambiente e con l’autorità dell’adulto e il percorso offre, in III classe, un piano di studi che porta a conoscere e praticare le arti e i mestieri dell’uomo: si ara, si semina, si trebbia, si macina la farina fino a impastare e cuocere il pane, per capire fino in fondo come esso arrivi sulle nostre tavole ogni giorno. Si munge, si tosa, si fa il formaggio, si visitano cantieri e artigiani, dai tessitori ai falegnami, dagli apicoltori ai fabbri.
Mentre continuano tutte le materie tradizionali, la storia delle antiche civiltà porta gli allievi a sperimentare ammirazione per i diversi popoli ed i loro eroi, anche attraverso i racconti del Vecchio Testamento, delle saghe nordiche e dei miti greci. Cominciano lo studio della geografia e delle scienze: l’antropologia, la zoologia, la botanica, la mineralogia.

Dal dodicesimo anno

Nel dodicesimo anno di età sorge il desiderio legittimo di penetrare il mondo anche con il pensiero, di intuire i processi fisici, di scoprire le connessioni del sistema vivente, di capire l’economia, il commercio, le leggi e la giustizia. A partire dal sesto anno si trattano in maniera fenomenologica materie come la fisica e la chimica, si praticano la geometria e l’astronomia, si comincia a comprendere il denaro e le sue leggi con il calcolo delle percentuali, degli interessi, degli sconti e del cambio. L’insegnamento della lingua, con la poesia e la letteratura, la grammatica e gli esercizi di espressione linguistica si perfezionano, la storia universale fino ai tempi più recenti e l’etnologia giungono a una conclusione, seppur provvisoria. Composizioni liriche, epiche e drammatiche accompagnano i temi di insegnamento. Nell’ottava classe è prevista la messa in scena di una rappresentazione finale, culmine di un intenso lavoro teatrale che coinvolge gli allievi durante tutto il corso di studi.

Le discipline

Le lingue straniere

Già dalla prima classe i bambini acquisiscono familiarità con due lingue straniere, inglese e tedesco, attraverso lezioni con contenuti fortemente culturali e sociali, impartite da insegnanti madrelingue. L’apprendimento di un nuovo idioma, con suoni e regole diverse dalla propria lingua richiede grande apertura da parte dei bambini e, allo stesso tempo, rafforza il loro interesse per la poesia e per la letteratura. Dalla quinta all’ottava classe le sonorità dello spagnolo prendono il posto del tedesco.

Euritmia

L’euritmia è una particolare arte del movimento che vuole rendere visibile attraverso il movimento ciò che di vivente risuona nella parola e al contempo aiutare a mettersi in relazione con lo spazio attraverso le forme universali (cerchio, spirale, retta, lemniscata, curva).
Camminare all’indietro, incrociare i piedi e ruotare le braccia mentre si recitano poesie richiede equilibrio e concentrazione. Nelle lezioni di euritmia gli alunni imparano a muovere non soltanto il loro corpo, ma soprattutto ciò che viene dall’interno, ossia l’espressione dell’anima. L’obiettivo di questa disciplina è far sentire a casa nel proprio corpo..

Disegno di forme

Il disegno di forme suscita negli alunni sentimenti vivi per la forma – intesa come manifestazione dell’essenza di ogni essere o fenomeno – e le sue metamorfosi. Il primo giorno della prima classe il maestro porta la linea retta verticale che verrà interiorizzata e disegnata da ogni bambino, dal cielo alla terra, attraverso l’essere umano, con le sue forze di volontà e autodeterminazione. Da quel giorno il disegno di forme accompagna gli alunni attraverso le classi. Si passa dalle linee rette e curve, alle simmetrie verticali e orizzontali, alle figure geometriche, le greche, i mandala, per finire con il disegno geometrico di solidi e prospettive.

Il teatro: fingere per divenire autentici

La recitazione nella nostra pedagogia rappresenta uno degli strumenti fondamentali. Attraverso il teatro si immette nella vita della comunità un elemento aggregante, una forza di risveglio della coscienza individuale e sociale. C’è sempre molta attesa nei bambini e nei ragazzi per la rappresentazione annuale che è vissuta con trepidazione ed entusiasmo. Con l’aiuto degli insegnanti, gli allievi formano il carattere e vincono ostacoli e paure. Sviluppano la qualità dell’espressione linguistica, la cura e l’attenzione ai movimenti, la capacità di identificazione con il proprio ruolo e la fantasia. Partecipano insieme ai compagni ad un’esperienza che, piano piano, nasce, arricchisce e trasforma non solo la realtà visibile.

Lavoro Manuale

Falegnameria, tessitura, lavori a maglia, uncinetto e altro ancora. Il lavoro manuale ha un alto valore pedagogico nella nostra pedagogia. Oltre ad aiutare i bambini e i ragazzi a riconoscere lo straordinario valore delle loro mani e delle loro capacità, la creazione artigianale permette di sperimentare la meraviglia e la soddisfazione di realizzare un lavoro da sé.

Musica

La musica è un elemento centrale nella formazione degli alunni. Il canto, il movimento,
le melodie, l’armonia e il ritmo accompagnano innumerevoli attività della giornata. Attraverso l’apprendimento delle note musicali, delle tecniche strumentali e del controllo dei propri gesti, i bambini esercitano il sentimento, il pensiero e la volontà. Inoltre, il canto corale e la pratica strumentale orchestrale sviluppano fortemente la socialità, poiché richiedono di mettersi al servizio dell’insieme per creare un organismo armonico attraverso il contributo di ciascuno. Quando musica, canto, parola e gesto si incontrano ecco nascere il teatro.

Spacial Dynamics

La Ginnastica Bothmer è una pratica del movimento corporeo nella quqale si sperimentano le forze dello spazio e si cura l’armonia, la bellezza e la perfezione del movimento, attraverso gli esercizi creati dal Conte Bothmer (da cui prende il nome) nella prima scuola Waldorf a Stoccarda nel 1920. Favorisce e sostiene la collaborazione tra corpo, anima e spirito, infatti attraverso la ginnastica Bothmer i bambini possono imparare e sperimentare nello spazio in modo adeguato rispetto all’età, al loro corpo le leggi evolutive e gli esercizi. Gli esercizi sono infatti specifici e suddivisi per età, rendono tale ginnastica completa e in grado di aiutare a evitare disarmonie nello sviluppo.

La Spacial Dynamics è una disciplina che studia la relazione tra l’essere umano e lo spazio che lo circonda, attraverso lo sviluppo di un movimento cosciente.
La sua pratica rigenera coerenza tra le parti costitutive dell’uomo e tra l’uomo ed il mondo.
Vivificando lo spazio, egli rafforza il collegamento col proprio IO e con gli altri uomini.
Il suo scopo è favorire cambiamenti positivi verso una vita piena, libera ed in armonia con se stessi e con gli altri.

L’orto didattico

Nel nostro giardino coltiviamo un orto biologico e ricicliamo gli scarti alimentari per produrre il compost. Ogni anno portiamo le olive dei nostri ulivi al frantoio. Dalle talee delle rose dell’Aventino abbiamo dato vita al nostro piccolo roseto.

Curare le piante significa sviluppare una percezione sottile rispetto ai processi vitali degli esseri viventi, godere della bellezza del regno vegetale, comprendere la sua relazione con insetti e microorganismi, approcciarsi alla produzione alimentare; grazie a queste attività gli alunni sviluppano abilità manuali, conoscenze scientifiche e capacità progettuali.

Attraverso la pratica del coltivare, si promuovono benessere, cultura e socialità e si alimenta un senso di fiducia necessario per far fronte agli squilibri ambientali, essenziale per invertire la rotta.
In questo modo si aiutano i bambini ad entrare in un rapporto di collaborazione con la natura, andando oltre una conoscenza di tipo puramente intellettuale. Si gettano così i primi semi di una coscienza ecologica. Le descrizioni della natura vengono portate in modo chiaro, ben definito e scientificamente esatto, senza però perdere la vivacità della forza di immaginazione.

Il concetto di Terra come organismo vivente è profondamente legato all’intera struttura del Piano di Studi Waldorf, in particolare per quel che riguarda le scienze naturali. La scelta di una coltivazione biodinamica è un approccio ideale per promuovere un equilibrio armonico tra l’Uomo, la Terra e tutti i suoi Esseri.

Il campo nella Riserva Naturale dell’Aniene

Nell’anno in corso la terza classe ha seminato il grano guidata da insegnanti e genitori, che pianificano i lavori nel rispetto dei ritmi della natura; dopo aver zappato e concimato, attraverso l’ampio gesto del contadino seminatore i bambini hanno sparso i semi nella terra.
Attendono con fiducia e pazienza che spuntino le prime piantine, fino ad apprezzare in primavera la prima crescita delle spighe. Quando si slanceranno verso il sole, superando in altezza persino qualche bambino, sarà il tempo per la mietitura.
Dai chicchi macinati in un piccolo mulino ricaveremo la farina per impastare un pane buono e profumato.